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ARTICOLO TRATTO  DA "IL CITTADINO" DEL  22/01/2011 - Le parole di speranza di suor Innocente, religiosa da 70 anni
 

Originaria di Graffignana, è entrata nell’Istituto delle Figlie dell’Oratorio giovanissima
«Sono felice della mia vita consacrata»
Le parole di speranza di suor Innocente, religiosa da 70 anni
 


«Fare memoria del mio passato, alla mia età, 91 anni compiuti, non è facile, ma il mio cuore in questo 70° anniversario di professione religiosa non può non elevare il suo grido di gioiosa riconoscenza al Signore per la sua fedeltà nella mia vita». Sono le parole di Suor Innocente Bignami, entrata nell’Istituto delle Figlie dell’Oratorio a 19 anni e originaria di Graffignana.Suor Innocente, quale ruolo ha avuto la sua famiglia d’origine per la sua vocazione?«Provengo da una famiglia religiosa e da una comunità parrocchiale in cui si viveva il cristianesimo autentico. Ho un ottimo ricordo del mio parroco don Marino Morosini che mi ha incoraggiata e guidata nella mia scelta vocazionale».E poi?«Dopo il noviziato a Lodi , seguita dalla mia maestra di Noviziato suor Fausta Asioli, donna ricca di fede e di amore, ho fatto la prima professione religiosa nel 1940».Quali comunità ha incontrato?«Sono state tante le comunità in cui ho operato. In particolare vorrei nominarne alcune: quella di Codogno, Lodi, Villa Immacolata di Castelveccana (provincia Varese) dove ho avuto un rapporto molto bello con Madre Ledovina Scaglioni, confondatrice dell’Istituto Figlie dell’Oratorio».Un ricordo particolare?«Non potrò mai dimenticare le comunità del Meridione d’Italia: Francavilla sul Sinni, Chiaromonte, San Severino Lucano, Sant’Arcangelo di Potenza: terre di vera missione, che mi videro giovane suora, ricca di entusiasmo, di creatività, di voglia di lavorare nella vigna del Signore. Visite e aiuti alle famiglie, catechismo ai piccoli, laboratorio di cucito e di ricamo per le giovani, animazione alle feste parrocchiali e soprattutto l’accompagnamento alle giovani nella scelta di vita».I suoi studi l’hanno aiutata?«Ho conseguito il diploma di infermiera: da allora un nuovo campo di lavoro si è aperto davanti ai miei occhi, prima a Codogno e poi a Lodi. A contatto con le sorelle ammalate a cui ho dedicato cure e attenzione ho avuto modo di arricchirmi umanamente e spiritualmente e di approfondire il mio rapporto con Gesù, medico delle anime e dei corpi».Suor Innocente è felice?«Sono felice della mia vita consacrata vissuta alla luce del Vangelo e secondo il carisma del Beato Vincenzo Grossi. Ringrazio il Signore a cui ho affidato la mia vita, che mi ha sempre sostenuta e illuminata, perdonata e confortata nei momenti difficili. “La sua pazienza misericordiosa per me è stata infinita”. Come dono in questo anniversario di consacrazione religiosa gli chiedo di rendermi ancora capace di vivere quella novità di vita a cui Lui chiama tutti».Cosa vorrebbe dire alle giovani di oggi?«Alle giovani di oggi vorrei lanciare questo invito: affida al Signore la tua via, confida in Lui ed egli agirà, ti condurrà su sentieri di pace ed esaudirà i desideri del tuo cuore». Giacinto Bosoni

 



 


 

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